La Compagnia di rievocazione storica Giovanni delle Bande Nere nasce nel 2005 dalla passione e l'entusiasmo di un gruppo di amici per la storia e la scherma. Nata dall'idea di portare il gesto schermistico nella sua forma migliore al pubblico, gli interessi dei singoli hanno portato un diversificarsi dei campi di indagine e di rievocazione fino al poter ricostruire scorci di vita quotidiana degli armati e del loro seguito dell'epoca rinascimentale e medioevale.
Attraverso un percorso paziente, la Compagnia si è consolidata e ampliata una stagione dopo l'altra, per arrivare all'attuale consistenza e alle attuali possibilità, senza per questo volersi fermare qui. L'esperienza dei primi associati ha fatto crescere i nuovi iscritti e la passione di tutti hanno sempre tenuto unito il gruppo e reso ottimi risultati sul campo.
Numerose ormai le partecipazioni a feste pubbliche, dapprima in Romagna, in affiancamento a Compagnie più esperte e consolidate come la Compagnia di san Giacomo Maggiore (Bologna) e la de Rebus Malatestianis (Cesena), con le quali il rapporto di amicizia e stretta collaborazione non è mai venuto meno, poi nella nostra Toscana.
Rievocare vuol dire portare un frammento di storia di fronte al pubblico, farlo vivere e prender corpo, mettere in scena i personaggi di un'epoca passata che rimane nell'immaginario romantico collettivo e dar loro voce e gesto.
Vuol dire anche creare un fondale, un ambiente nel quale farli muovere, sia esso l'arredamento di una rocca o il campo mercenario. Vuol anche dire riportare in vita le gesta guerresche tramite duelli e battagliole, che riportino al presente la frenesia e l'atmosfera del momento. Inutile a dirsi che la parte più attesa dal pubblico è quella in cui l'acciaio entra in scena e i figuranti si trasformano in spadaccini e soldati.
Per noi, rievocare è questo, ma non solo. Educati da tante delusioni e innamorati di una storia vera, non cinematografica, abbiamo preso a punto d'impegno da sempre la massima correttezza nella ricerca del dettaglio e nella sua restituzione sul campo, con un intento soprattutto didattico nei confronti di chi si accosta alla rievocazione da spettatore e ne esce arricchito non di miti e leggende ma di nozioni reali sul quotidiano di altri tempi e sugli eventi storici.
Questo impegno passa dalla cura nella realizzazione dei costumi alla foggia delle armi e delle armature, alla decorazione degli stendardi, alla realizzazione del campo fino all'indagine del gesto schermistico e alla cucina. Anche gusti e aromi antichi sono stati indagati e riscoperti, facendo un vanto dei nostri accampamenti che vogliono essere filologici pure nel rancio della truppa.
Lo studio della scherma antica in strettissima collaborazione con la Sala d'Arme Achille Marozzo è il nostro vanto più grande.
I figuranti/combattenti della Compagnia sono in grado di esibirsi in duelli e schermaglie all'arma bianca sotto lo sguardo del pubblico a pochi metri (quindi non solo in campo aperto e da lontano) con verosimiglianza della tecnica e insieme sia spettacolarità e massima sicurezza. Prima di mettere un figurante nella rosa dei combattenti la Compagnia richiede che superi un periodo di studio e allenamento che lo certifichi capace di dar spettacolo e di non causare incidenti pericolosi per sé, per i compagni o (sia mai detto) per il pubblico.
L'esperienza rievocativa si è trasformata nel corso del tempo in prassi ricostruttiva. Dove la rievocazione è il mettere in scena gli eventi del passato, la ricostruzione storica è la pratica di ricercare scientificamente il dettaglio tecnico o sociale ed andarlo a riprodurre per recuperare un frammento di passato.
Non solo quindi avere l'aspetto giusto ma soprattutto scegliere la via più lunga di ricostruire abiti ed equipaggiamenti con tecniche e parametri antichi, recuperare gli usi e i modi dell?epoca contestualizzandone il senso e riferendoci direttamente alle fonti storiche.